Pubblicato Domenica, 29 Ottobre 2023
Scritto da Santino Verna

RICORDO DEL MAESTRO LUCIO SALINI,
FRATELLO DEL DOTT. ROCCO SALINI

UN UOMO DI GRANDE CULTURA,
RICCO DI FEDE DI UMANITA'

Ha concluso la giornata terrena, dopo lunga sofferenza dovuta alla frattura del femore, il Maestro Lucio Salini, grande devoto di S. Gabriele e promotore della causa di beatificazione del Ven. Pasqualino Canzi. Il Maestro Lucio era il fratello del Dott. Rocco Salini, direttore sanitario dell’ospedale provinciale “S.Liberatore” di Atri e presidente della provincia di Teramo.

Nato a Cellino Attanasio nel 1933, 15 mesi dopo il fratello Rocco, il maestro Lucio fu miracolato dal Signore, per intercessione di S. Gabriele, dopo un incidente domestico, mentre giocava con il nonno in cucina e la madre preparava il pranzo, e in segno di ringraziamento, portò per un anno il vestitino passionista, rinnovando la consuetudine del “famulato”.

Nel 1966, appena deceduta la madre, sognò il giovane passionista che gli assicurava la protezione, avvolgendolo nel mantello nero. Incontrò poco dopo la Signora Anna Maria, la donna della sua vita, e si sposarono nel 1969 e le nozze furono benedette dal Servo di Dio Stanislao Amilcare Battistelli, Vescovo da poco emerito di Teramo e Atri, anche se formalmente legato alla diocesi scomparsa di Amiterno. Nella celebrazione Lucio e Anna Maria, potevano scorgere il Santo del sorriso, perché Mons. Battistelli ne è stato uno dei più autorevoli biografi.

Il Maestro Salini promosse la costruzione di un’edicola a S. Gabriele nel paese natio, e un’altra a Bisenti, dove si era trasferito con la famiglia (uno dei figli fu battezzato, e non poteva essere altrimenti, con il nome di Gabriele). Nel 1978 avviò il pellegrinaggio a piedi Bisenti-San Gabriele, e la pia pratica raggiunse le 2000 presenze. Quasi tutte le domeniche, in automobile, il Maestro Lucio si recava al Santuario di S. Gabriele e partecipava all’Eucarestia, ora alla Basilica antica, ora a quella nuova, fondendosi con i pellegrini provenienti da tutti i luoghi.

Grazie alla devozione a S. Gabriele, si innamorò della figura di Pasqualino Canzi, giovane seminarista di Bisenti, entrato nel Seminario di Penne, perché fino al 1949, il paese della Valle del Fino, apparteneva alla diocesi vestiva, unita ad Atri. Pasqualino, la cui famiglia aveva sperimentato il dramma e l’opportunità dell’emigrazione transoceanica, voleva diventare Santo, sull’esempio di S. Gabriele, da poco canonizzato, anche lui legato a Penne, perché ricevette in quella cittadina gli Ordini Minori e sicuramente vi sarebbe stato ordinato sacerdote.

Il Maestro Lucio ha promosso la devozione al ragazzo di Bisenti, anche con il periodico “La Voce di Pasqualino”, con la direzione del figlio Gabriele, medico e giornalista, a partire dal 2002. Nella redazione coinvolse P. Ciro Benedettini, allora Vice-Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, già direttore dell’Eco di S. Gabriele, uscito dal limbo squisitamente devozionale e portato ad elevati livelli giornalistici. In quasi un quarto di secolo, senza interruzioni, il giornalino del Sud Vomano, dotato di poche pagine, ma di tanta volontà ed entusiasmo, ha parlato di tanti argomenti, non solo religiosi, ma anche sociali e culturali. Su una pagina viene riportata la preghiera al Venerabile, scritta dall’Arcivescovo ora emerito di Pescara-Penne, Mons. Francesco Cuccarese.

Uomo di fede e di cultura, appassionato di Leopardi, Carducci e Pascoli, il Maestro Lucio trascorreva le vacanze a Pineto, dove passeggiava lungo la pineta. Era diventato pinetese di adozione e serbava viva la memoria del fratello Dott. Rocco, venuto a manacare sette anni fa, promotore della valorizzazione della Torre di Cerrano, dove avviò il centro di biologia marina e fluviale.

Le esequie sono state celebrate nella Chiesa di S. Agnese in Pineto e il suo ricordo rimane scolpito nel cuore di quanti lo hanno conosciuto, per la sua profonda discrezione, il senso dell’amicizia e il legame al territorio, ricco di fede e di umanità.

SANTINO VERNA